Le fasi del recupero stragiudiziale

Le fasi del recupero stragiudiziale sono dei passaggi già previsti che si susseguono almeno finché non si giunge al recupero del credito; a parte l’ultima tappa che si ha solo in caso di insuccesso della procedura.

Di seguito andiamo ad elencarle e ad illustrarle brevemente.

  •  Assegnazione di un consulente dedicato
  • Normalizzazione degli indirizzi
  •  Prima lettera monitoria
  •  Phone collection
  •  Seconda lettera monitoria
  •  Esazione domiciliare
  •  Diffida legale
  •  Certificazione di inesigibilità

 

Il nostro recupero stragiudiziale del credito

Assegnazione di un consulente dedicato

Per noi di Ge.Ri. il recupero stragiudiziale deve iniziare assegnando all’azienda cliente un esperto che la seguirà e si dedicherà a tutto ciò che la riguarda. Crediamo che solo con la conoscenza approfondita di una realtà commerciale si possano capire e soddisfare le sue esigenze nel modo migliore.

Normalizzazione degli indirizzi

Prima di contattare il debitore e di dare il via a tutte le fasi del recupero stragiudiziale propriamente detto, occorre verificare che i recapiti siano corretti al fine di evitare telefonate a numeri errati o inesistenti e che le lettere o le e-mail tornino indietro o non vengano recapitate in modo corretto.

Prima lettera monitoria

Si parte scrivendo al debitore per comunicargli le istanze del cliente. Il tono è fondamentale: deve essere autorevole, ma cortese e corretto. Per la sua stesura è necessaria la conoscenza di articoli di legge e di tecnicismi che un’azienda non addetta ai lavori di solito non possiede.

Phone collection

A volte succede che il debitore decida di pagare già dopo la prima lettera monitoria. Ma purtroppo, il recupero crediti stragiudiziale non è sempre così semplice. Il consulente, allora, gli ritelefona più volte e, sempre nell’ambito della correttezza e del rispetto della dignità e della privacy, cerca di persuaderlo a saldare la fattura.

Seconda lettera monitoria ed Esazione domiciliare

Se anche dopo le telefonate il debitore non regolarizza la propria posizione, si procede con la seconda lettera monitoria e poi, eventualmente, con l’esazione domiciliare. L’esazione domiciliare consiste in questo: il consulente va a parlare di persona con il debitore per convincerlo a pagare. L’approccio, naturalmente, non cambia.

Diffida legale

È l’ultima fase del recupero crediti stragiudiziale, l’ultimo tentativo di evitare il ricorso ad un tribunale. Con la diffida legale si espongono formalmente le richieste del cliente e si invita il debitore a pagare e lo si informa che se persisterà nella propria posizione si dovrà andare per vie legali.
Deve essere inviata tramite pec o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno: si deve avere la certezza che l’interessato la riceva.

Certificazione di inesigibilità

La relazione è un documento utile ai fini fiscali, che dimostra l’esito negativo della procedura di recupero crediti stragiudiziale; si dichiara così che il credito è inesigibile, cioè difficilmente recuperabile.
A questo punto Ge.Ri. valuta con voi se proseguire con il recupero crediti giudiziale, cioè con un’azione legale.

 

Se siete interessati a questo tipo di servizio che eroghiamo, vi invitiamo a contattarci.

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